C’erano una volta i SUPERTEEN, band di Boston che in una manciata di album tra il 2014 e il 2018 aveva portato a maturazione un sound progressivamente emancipato dalle forme del power-pop. Quel sound è diventato pienamente maturo e arioso proprio su Walk on Land dei Freaking, nuova incarnazione dei SUPERTEEN.  A ben vedere già dal singolo “I’m Not Opposed to Sand” si nota una certa maturità, nel testo, introdotto da una citazione tratta da “Dreams and Stones” della scrittrice polacca Magedlena Tulli, e nel sound, pienamente costruito attorno a chitarre fuzzy e un gioco di tessiture tra batteria e basso che crescono e si intrecciano alle parti vocali estremamente curate. Frutto in parte anche di un’attenzione maggiore alla fase di registrazione e post-produzione, complice la produzione di Ben DeUrso, direttore dell’etichetta Citizens’ Loft. Gli altri due singoli, “Sugar” e  la multiforme “For,” sono stati leggermente rilavorati, notevole la coda aggiunta a “Sugar,” due minuti di basso pulsante che danno un tocco gentilmente psichedelico a un pezzo dance-punk. Basso che è protagonista nemmeno troppo occulto su “Mind Palace” e che dona all’iniziale “5 Star” un’atmosfera squisitamente new-wave. Tracce di new-wave che continuano su “Spongebath” fino a esplodere nel punk quasi screamo,  corrivo e icastico quanto veloce e furtivo di “Love Seat.” In un disco del genere, che riprende e rigenera stili ormai ampiamente codificati, dal dance-punk all’emo-core, il sound è tutto, e su Walk on Land tutto è al posto giusto: il basso di Tyler Zizzo è protagonista senza essere invasivo, la chitarra di Chris Faria sa sacrificarsi al gioco di squadra con la batteria di Sam Robinson, e là davanti la voce di Meryl Schultz trova sempre la veste giusta, adattandosi come un guanto alla traccia che deve cantare. Il risultato è un disco eclettico, con un sound fresco e ben curato senza risultare troppo artefatto, e soprattutto con una manciata di canzoni che continuano la gloriosa tradizione del powerpop di Boston.