
Gli Spiral XP vengono da Seattle e provengono più o meno tutti da altre esperienze: Max Keyes è batterista dei Versing, Lena Farr-Morrissey è basso e voce dei Coral Grief, Daniel Blington viene dai Dead Family Dog, altri hanno suonato con Julia Shapiro, insomma, siamo davanti a un specie di supergruppo indie che raccoglie elementi di band che stanno dando vita al suono del Pacific Northwest rock. Oggi tornano con un nuovo ep sempre per Danger Collective a due anni dall’esordio Drop Me In, e rispetto al precedente ep It’s Been a While toglie qualcosa per aggiungere molto: quello che viene tolto sono certe leziosità e dilatazioni dello slo-core ancora palpabili nell’esordio. Ciò che viene aggiunto: una grande dose di riff oscillatesta, una coltre di chitarre e feedback in perfetto stile My Bloody Valentinte, Lush o Swirlies, qualche dissonanza presa in prestito dal noise rock dei Dinosaur Jr. o anche dai Sonic Youth dell’era Goo–Dirty, e soprattutto, melodie cantabili che ti si appiccicano alle orecchie come miele alle dita. Così “Deja Vu” inizia con un ululato di chitarra e gli accordi slack e corposi che ricordano J Mascis, il ponte prima del ritornello di “The End” ha il sapore dei pezzi quasi grunge dei Sonic Youth di inizio anni ’90, molto più grunge “Free Thinking,” “Big Sky” e la conclusiva “My Personal Hell,” mentre “The Hunger” sferra un attacco frontale con un banger jangle-gaze e coretti nel ritornello che è davvero difficile non canticchiare di continuo per giorni interi.