Mentre Tik-Tok sta vomitando un’intera nuova generazione di nu-gazer (flyingfish, quannnic, sign crushes motorist), tutti con un nutrito esercito di follower che ha svegliato l’interesse di major discografiche (vedi wisp con Interscope, Amira Elfeky e julie con Atlantic), ai margini dell’hype ci sono alcune band che stanno riscoprendo etica e estetica originarie dello shoegaze: canzoni pop per prima cosa, poi effetti e sound design da fare in studio con un gruppo e non in camera con un MacBook Pro. Tra questi spiccano i losangelini Mo Dotti di Gina Negrini. Dopo due ep pubblicati per Smoking Room e concerti insieme a Otoboke Beaver e Nothing, hanno deciso di andare full-DIY e uscire a settembre con Opaque, il loro primo album autoprodotto. “Lucky Boy” è il primo singolo, anzi il secondo che segue “For Anyone and You” uscito lo scorso autunno. “Lucky Boy” inizia con una linea di basso salda e martellante che fa da rotaie per un riff di chitarra a metà strada tra i Nirvana più melodici e i primi Blur più scatenati, o se vogliamo restare nel mondo indie recente, i feeble little horse più solari. La voce di Gina Negrini è eterea, soffice, quasi una versione assolata e in colori pastello dei Cocteau Twins, altra ispirazione di una band che sa evocare shoegaze e dreampop del passato senza cadere nella trappola della nostalgia regressiva.

Opaque esce il 20 settembre 2024