
Come capita ormai ogni anno, anche questo 2022 è stato ricco di ristampe. Alcune molto chiacchierato quanto pleonastiche, come il caso di Animals e Revolver, altre hanno riportato in vita alcuni vecchi capisaldi del passato, come i Beat Happening, rendendo nuovamente disponibili su formato fisico alcuni dischi storici. Le ristampe più interessanti però secondo me sono quelle che portano o riportano alla luce dischi dimenticati, sottovalutati, sotto-esposti, semi-sconosciuti, tanto ignorati quanto belli. Eccone una dozzina abbondante, tra cui gli Universal Liberation Orchestra, il cui “Communion” nel 1986 uscì solo su cassetta in 25 copie, o Yasuaki Shimizu, eminenza dell’elettronica giapponese, già al fianco di Sakamoto e nei Mariah, ma sconosciuto qua in Italia, nonostante abbia sfornato negli anni ’80 un paio di dischi clamorosi, tra cui “Kiren,” ristampato quest’anno da Palto Flats, o Cheri Knight, sperimentatrice americana che nei primi anni ’80 aveva anticipato cose che Laurie Anderson porterà alla luce del sole pochi anni dopo, o gli italiani Influenza Prods, e ovviamente, i Broadcast che finalmente hanno dato vita a quel “Mother is the Milky Way” che rincorrevo tra mercatini, lati oscuri del web e peggiori bar di Caracas e di cui mi accontentavo di una pessima versione in digitale.
- Cheri Knight, American Rituals
(Freedom to Spend) - Aa. Vv., Artificial Intelligence (Warp)
- Yasuaki Shimizu, Kiren (Palto Flats)
- Broadcast, Mother is the Milky Way (Warp)
- The Dead Texan, The Dead Texan (kranky)
- Hydroplane, Hydroplane (Efficient Space)
- Maxine Funke, Pieces of Driftwoods (Disciples)
- Influenza Prods., Mémorie (Left Ear Records)
- Universal Liberation Orchestra, Communion (Freedom To Spend)
- Charles Stepney, Step by Step (International Anthem)
- Sonic Youth, In/Out/In (Three Lobed Records)
- Noel McGhie, Space Spices (Comet)
- The Yo Lo Lo, Extra Weapons (Staubgold)
- Second Woman, Second Woman / S/W (Spectrum Spool)
- Maria de Fátima, Bahia com H (Altercat)